PROFESSORI IN CONCERTO
Ivan Rabaglia, violino
Simone Briatore, viola
Luca Magariello, violoncello
Fabien Thouand, oboe
Anton Dressler, clarinetto
Guglielmo Pellarin, corno
Aligi Voltan, fagotto
Christine Hoock, contrabbasso
Alessandro Taverna, pianoforte
Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Settimino per fiati ed archi in mi bemolle maggiore, op. 20
Paul Juon (1872 – 1940)
Kammersinfonie, op. 27
Ivan Rabaglia, violino
Nato a Parma il 14 Ottobre 1971, è il violinista del Trio di Parma sin dalla sua costituzione nel 1990. Si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore sotto la guida di Grazia Serradimigni e si è poi perfezionato con Franco Gulli, Stefan Gheorghiu, Giuliano Carmignola, Pavel Vernikov, Ilya Grubert, Zinaida Gilels, il Trio di Trieste (Dario De Rosa, Renato Zanettovich, Amedeo Baldovino) e Isaac Stern al Chamber Music Workshop di New York. Insieme ai suoi colleghi del Trio, Alberto Miodini ed Enrico Bronzi, ha vinto il 1º premio al 16° Concorso Internazionale Vittorio Gui di Firenze nel 1992, il 2º premio al 2º Melbourne International Chamber Music Competition nel 1995, il 2º premio al 47° Internationaler Musikwettbewerb der ARD München nel 1998 (1° non assegnato), il 1º premio al 1º Concours International del Musique de Chambre de Lyon nel 2004 e ha ottenuto il premio “Abbiati” della critica musicale italiana nel 1994. L’attività svolta con il Trio ha portato Ivan Rabaglia a suonare per le più importanti istituzioni musicali italiane ed estere: Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Accademia di S. Cecilia di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica di Palermo, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Wigmore Hall di Londra, Lincoln Center e Carnegie Hall di New York, Salle Molière di Lione, Performance Arts Center di Mosca, Filarmonica di S. Pietroburgo, Teatro Colón di Buenos Aires e festival internazionali fra cui Lockenhaus, Luzern, Melbourne, Sligo (Irlanda), Lake District (Inghilterra), Orta, Portogruaro e Bad Kissingen. Ha suonato con illustri musicisti tra i quali Bruno Giuranna, Simonide Braconi, Alessandro Carbonare, Eduard Brunner, Guglielmo Pellarin; come solista con direttori quali Vladimir Delman, Carl Melles e Hubert Soudant e Anton Nanut. Alle numerose registrazioni radiofoniche per le più importanti emittenti italiane, inglesi, tedesche, americane e australiane si aggiunge un’attività discografica che include l’integrale dei Trii di Brahms e l’op. 65 di Dvořák per UNICEF, l’integrale dei trii e il Triplo Concerto di Beethoven, il Trio e le Sonate di Ravel, la sonata e il trio con chitarra di Giuliani per la rivista Amadeus, la prima incisione mondiale dei quartetti di De Fossa, l’Histoire du Tango di Piazzolla, i Trii e le Romanze di Shostakovich per l’etichetta Stradivarius con cui vince il premio come miglior disco dell’anno 2008 della rivista Classic Voice, l’integrale per trio di Pizzetti, Liszt, Schumann e Dvorak per l’etichetta Concerto e di Schubert per la Decca. Già professore presso l’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli di Modena, attualmente insegna violino al Conservatorio Guido Cantelli di Novara e tiene un Master di Alto Perfezionamento in musica da camera al Conservatorio di Parma. Suona un violino Santo Serafino costruito a Venezia nel 1740, gentile concessione della Fondazione Pro Canale onlus.
Simone Briatore, viola
Nato a Torino, ha conseguito i diplomi di violino, viola e composizione nella sua città di origine. Si è perfezionato con Pavel Vernikov, Vadim Brodski e, successivamente, con Christoph Schiller, Bruno Giuranna, Wolfram Christ e Tabea Zimmermann. É stato ospite di numerose istituzioni italiane in qualità di solista e camerista (Unione Musicale di Torino, Mito, Teatro della Pergola di Firenze, Gog di Genova, Società del Quartetto di Bergamo, Museo del violino di Cremona, Teatro Bellini di Catania, Società Barattelli di L’Aquila, ecc.). Ha tenuto concerti in numerose formazioni da camera accanto a musicisti come Marta Argerich, Lorenza Borrani, Enrico Bronzi, Mario Brunello, Bruno Canino, Alessandro Carbonare, Giuliano Carmignola, Enrico Dindo, Ingrid Fliter, Ilya Gringolts, Ilya Grubert, Clemens Hagen, Alexander Lonquich, Andrea Lucchesini, Domenico Nordio, Enrico Pace, Mariusz Patyra, Massimo Quarta, Alexander Sitkovetsky e Pavel Vernikov. Come prima viola, ha suonato con l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra da camera di Mantova, l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, l’Orchestra Mozart di Bologna, l’Orchestra Filarmonica di Gran Canaria, la World Orchestra for Peace fondata da Georg Solti, la Camerata Salzburg, l’orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Leonore di Pistoia. Dal 1998 al 2009 ha ricoperto il ruolo di Prima Viola nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e dal 2009 è Prima Viola presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.
Luca Magariello, violoncello
Nasce nel 1989 ed inizia lo studio del violoncello all’età di quattro anni presso la Scuola Suzuki di Torino, con Antonio Mosca, con il quale si diplomerà a soli 16 anni con il massimo dei voti e la lode. Dall’età di sei anni partecipa a numerose tournées in Italia e all’estero con l’Orchestra Suzuki, consolidando esperienza solistica ed orchestrale. Dopo il diploma determinante è l’incontro con Enrico Dindo ed Enrico Bronzi, maestri ai quali affiderà la sua formazione artistica e musicale. Finalista al 5th Antonio Janigro International Competition di Zagreb, nel giugno 2010, vince il primo premio al Khachaturian Cello Competition in Armenia (Yerevan), risultato che gli apre le porte ad una carriera internazionale. Ha suonato da solista con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, la State Youth Orchestra of Armenia, Durres Chamber Orchestra, Hulencourt Soloists Chamber Orchestra, Orchestra della Svizzera Italiana, collaborando con direttori quali Guy Braustein, Sergey Sambatyan, Filip Pavisic, Mikk Uleoja, Markus Poschner. Svolge un’intensa attività concertistica come camerista in duo con la pianista Cecilia Novarino, con la quale si perfeziona sotto la guida del Trio di Parma. Luca è regolarmente ospite di numerose manifestazioni musicali internazionali di rilievo come Unione Musicale, MITO Settembre Musica, Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, Festival di Musica da Camera di Cervo, Festival Amfiteatrof di Levanto, Società della Musica di Mantova, Solsberg Festival raccogliendo consensi di pubblico e critica.
Ha collaborato in formazioni cameristiche con artisti quali Sol Gabetta, Guy Braustein, Patricia Kopatchinskaja, Amiram Ganz, Alain Meunier, Gregory Ahss. Dal 2011 al 2013 è stato il violoncellista del Quartetto Avos. Molto prolifico nel campo discografico della musica da camera, Luca Magariello ha all’attivo svariati cd tra cui per Brilliant Classics : Saint-Saëns Piano Quartets, Hummel Piano Trios, le due sonate di N. Myaskovsky e le sonate di G. Faurè per violoncello e pianoforte. A soli 25 anni vince il concorso per ricoprire il ruolo di Primo Violoncello nell’Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia e vi lavora 5 anni prima di passare all’Orchestra della Svizzera Italiana di Lugano, dove nel 2019 vince il concorso sempre come Primo Violoncello. Nel 2024 vince il posto come Primo Violoncello nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Collabora stabilmente, sempre in qualità di primo violoncello, con Camerata Salzburg, Orchestra del Teatro San Carlo, Orchestra della Suisse Romande e l’Orchestra Santa Cecilia di Roma. Da diversi anni si dedica all’insegnamento e ha aperto una classe alla Milano Master School of Music e dal 2020 insegna alla Fondazione Accademia “Incontri col Maestro” di Imola e alla Accademia di Musica di Pinerolo. Sempre più sensibile alla formazione e perfezionamento dei ragazzi musicisti, nel 2018 ha fondato l’Associazione Musicale Music Development.
Fabien Thouand, oboe
Dopo avere ottenuto nel 1996 il primo premio del Conservatoire National – Region de Paris nella classe di Jean-Claude Jaboulay, Fabien Thouand ha proseguito gli studi con Jacques Tys e di Jean-Louis Capezzali al Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris, dove gli è stato conferito il primo premio all’unanimità nel 2000. Dal 2001 ha seguito la classe di perfezionamento di Maurice Bourgue al CNSM di Parigi. Ha ottenuto nello stesso anno il secondo premio al Concorso Internazionale della Primavera di Praga e il terzo premio al Concorso Internazionale Giuseppe Tomassini di Petritoli; infine, nel maggio 2002, il terzo premio al Concorso Internazionale per Strumenti a fiato di Tolone. La sua carriera si è sviluppata in Francia e in tutta Europa in orchestre e complessi da camera. Come Primo Oboe ha suonato nell’orchestra del Teatro de la Monnaie a Bruxelles, alla Bayerischen Staatsoper di Monaco di Baviera, dell’Opéra de Lyon, con i Bamberger Symphoniker, la Camerata Salzburg, la Bayerischen Rundfunk Orchester, la Deutsche Symphonie-Orchester Berlin, la London Symphony Orchestra. Nel 2004 ha vinto il Concorso per il Primo Oboe presso il Teatro alla Scala. Ha suonato sotto la direzione di direttori di fama internazionale quali Riccardo Muti, Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Lorin Maazel, Georges Prêtre, Zubin Metha, Yuri Temirkanov, Kurt Masur, Charles Dutoit, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Valery Gergiev e molti altri. Dopo essere diventato assistente di Jean-Louis Capezzali e Gérome Guichard al CNSM di Lione, dal 2011 è Professore di Oboe presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e recentemente al Royal College of Music di Londra. Dal 2023 ricopre il ruolo di Primo Oboe presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e di docente di oboe presso la Haute Ecole di Losanna.
Anton Dressler, clarinetto
Viene descritto dal Corriere della Sera come musicista “straordinario, di una sensibilità quasi esasperata”, con “i fiati sempre dosati, intonazione superba, morbidezza e varietà nel fraseggio invidiabili” (Resto del Carlino, Bologna). La sua attività lo ha portato in Italia come all’estero, nei vari paesi europei e ad Israele, Usa e Taiwan, suonando con Boris Petrushansky, Mischa Maisky, Jean-Yves Thibaudet, Julian Rachlin, Itamar Golan, Bruno Canino, Pavel Vernikov, Moni Ovadia, Daniel Müller-Schott, Ingrid Fliter, Davide Cabassi, Giuseppe Andaloro, Olga Kern, Quartetto di Virtuosi di Mosca, Escher Quartet, Trio Palladio, Giovane Quartetto Italiano, Quartetto di S.Pietroburgo, Piccola Sinfonica di Milano, Orchestra da Camera di Mosca, etc. Ha preso parte nei numerosi festival quali: “Festival Dei Due Mondi”, Festival dell’Isola d’Elba, “Portogruaro Festival”, “Mittelfest Festival”, “Da Bach a Bartok”, “Emilia-Romagna Festival”, “Musica sull’Acqua”, Aspen Festival, “Suoni delle Dolomiti”, “Colmar Festival”, “Four Seasons” a S. Pietroburgo, “Russian Winter” a Mosca ecc. Anton Dressler partecipa ai progetti jazz, klezmer e “crossover”. La sua passione per live electronics lo ha portato a espandere le capacità dello strumento e sviluppare le idee per i nuovi programmi. Diversi compositori le hanno dedicato la loro musica. Ha cominciato la sua esperienza orchestrale come primo clarinetto all’età di 14 anni, effettuando tournée con l’Orchestra della Scuola Centrale di Mosca nelle città di Cipro ed Israele; in seguito è stato per due anni membro della Jeunesses Musicales World Orchestra, facendo tournée nei paesi baltici. In quell’occasione ha seguito i masterclasses dei musicisti di Berliner Philharmoniker a Berlino. Inoltre ha ottenuto il diploma dell’Accademia del Teatro Alla Scala, dove ha partecipato nei diversi progetti sinfonici ed operistici. Come primo clarinetto ha collaborato con “I Virtuosi del Conservatorio di Mosca” diretti da Yuri Bashmet, con l’Orchestra da Camera di Mosca, “I Virtuosi Italiani”, Orchestra Sinfonica di Savona, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra da Camera di Mantova, I Pomeriggi Musicali di Milano. Insegna clarinetto al Conservatorio “D’Annunzio” di Pescara, “C.Monteverdi” a Cremona, e musica da camera all’Accademia “Incontri col Maestro” ad Imola. Ha tenuto masterclass all’università “Bar Ilan” a Tel Aviv, Israele, Columbus University, USA, Ledro in Musica, Le Altre Note Festival in Valtellina. Nato a Mosca nel 1974, a sette anni viene ammesso alla Scuola Centrale di Musica dove studia sotto la guida di Lev Mikhailov e Vladimir Sokolov. Nel 1995 si diploma al Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna con Italo Capicchioni e nel 1998 completa la post-laurea con menzione d’onore al Conservatorio Superiore “P.I.Tchaikovsky” con V. Sokolov. Durante i anni di studio partecipa ai corsi tenuti da Antony Pay, Fabrizio Meloni, Sabine e Wolfgang Meyer, Eddie Daniels. Ha vinto il primo premio in concorsi come “Giovani Talenti dell` Unione Sovietica”, “Città di Stresa”, “A. Ponchielli”, “Rovere d’Oro”. Inoltre è premiato al Concorso Internazionale di Markneukirchen (Germania), al Torneo Internazionale Musicale di Roma (T.I.M) ed al Concorso Internazionale “Bucchi” a Roma.Dressler ha registrato per “Atopos” il “Quatuor Pour la Fin du Temps” de Messiaen, “Ouverture su temi ebraici” di Prokofiev per “Russian Seasons”; musiche russe per clarinetto e pianoforte per l’etichetta giapponese “Chryston” con Boris Petrushansky; un cd con elementi di improvvisazione con Andrea Rebaudengo “Duo al Opera” per l’Università Bocconi e partecipato alla registrazione dedicata a Leonid Desyatnikov “The Leaden Echo” per la Quartz, UK. E’ del 2020 il suo album “livemovement” interamente dedicato alla sua musica per clarinetto e live electronics.
Guglielmo Pellarin, corno
Sono nato in una famiglia di musicisti, è dai miei genitori che ho ricevuto i primi insegnamenti di musica e devo a loro anche la stessa scelta dello strumento: mio padre oboista e mia madre pianista hanno sempre avuto un debole per il corno, per il suo suono e il suo repertorio (in particolare l’op. 40 di Brahms) e il loro invito a provare fu l’inizio del mio viaggio. Ho iniziato a suonare il corno a sette anni e da subito ho potuto frequentare e respirare l’aria di un festival internazionale di musica: l’Estate musicale a Portogruaro si svolge nella mia città natale e mi ha dato la fortuna rara di essere impostato da Ifor James, di cui conservo gelosamente i fogli di carta pentagrammata su cui scrisse per me dei semplicissimi esercizi e brani per corno e pianoforte. Tra i miei maestri successivi i più importanti sono stati G. Corti, E. Terwilliger, A. Corsini, M. Maskuniitty, L. Seeman e G. Arvati, il mio insegnante al Conservatorio di Udine dove mi sono diplomato nel 2003 con il massimo dei voti e la lode. Ho frequentato il conservatorio e il liceo negli stessi anni e ho terminato entrambi i percorsi nella stessa estate: dopo la scuola prendevo il treno per Udine (che per un “trenaiolo” come me era un divertimento e non un peso) e rientravo la sera con mio padre, insegnante di oboe al conservatorio. All’inizio della quarta superiore partecipai alla mia prima grande esperienza orchestrale: due settimane a Brema suonando con un’orchestra giovanile la Sinfonia fantastica di Berlioz, e fu in quei giorni che – realizzando che la mia giornata era interamente dedicata alla musica – ebbi l’epifania che mi fece pensare “questo è quello che voglio fare”. La mia formazione orchestrale è proseguita con l’Orchestra Giovanile Italiana e al Texas Music Festival, dopodiché ho iniziato a lavorare presso il Teatro Verdi di Trieste e il Teatro alla Scala di Milano e dal 2008 sono primo corno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nella mia esperienza orchestrale, oltre a collaborare con rinomate orchestre del panorama internazionale tra cui London Symphony Orchestra, Lucerne Festival Orchestra e Orchestra Mozart, ho avuto il piacere di suonare con L. Maazel, C. Abbado, G. Pretre, V. Gergiev, D. Harding e altri grandi direttori d’orchestra. Nella mia vita musicale è molto importante anche l’insegnamento, da cui imparo molto, e cui mi dedico come docente di corno presso i corsi “I Fiati” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e presso il Conservatorio C. Pollini di Padova, oltre a masterclass e corsi di perfezionamento in Europa, Asia e sud America. Come cornista del quintetto Italian Wonderbrass, del Quintetto di Fiati Italiano e dell’Opter Ensemble ho partecipato a importanti festival e rassegne in tutto il mondo. Gli anni di frequentazione del festival di musica da camera hanno lasciato un’impronta su di me, e ancora oggi l’ambito cameristico è il contesto in cui musicalmente mi sento a casa e di cui mi piace tutto: il modo di lavorare, il repertorio, la possibilità di suonare in formazioni di ogni tipo che vanno dal quintetto a fiati agli ensemble misti, l’ambiente che si crea nei gruppi piccoli, gli incontri con artisti sempre nuovi e infine la possibilità di fare ricerca per far scoprire al pubblico musica poco noti ma all’altezza dei più noti capolavori. Per esempio, in “French Music for horn and piano” – monografia dedicata alla musica francese per corno e pianoforte – io e Federico Lovato abbiamo registrato la prima incisione della sonata di J. M. Damase, e come Opter Ensemble eseguiamo in esclusiva gli arrangiamenti di D. Zanettovich e F. Francescato della serenata op.11 di J. Brahms e del “Till Eulenspiegels” di R. Strauss, e inoltre vi è la collaborazione con compositori per la creazione di nuovo repertorio, per duo, per trio e per corno e orchestra. Infine, quando posso, mi rifugio tra le cime e i sentieri delle mie amate Dolomiti, oppure esco a correre per preparare la prossima maratona o ancora studio un po’ di matematica, per la quale ho una passione pari a quella che ho per la musica e che ho studiato all’Università di Padova dove mi sono laureato.
Aligi Voltan, fagotto
Diplomato a pieni voti con lode presso il Conservatorio di Venezia sotto la guida del M° O. Trentin, prosegue i suoi studi dapprima con il M° O. Danzi e in seguito con il M° S. Canuti. Dal 1999 è il primo fagotto dell’Orchestra di Padova e del Veneto, con la quale svolge una intensa attività solistica (Concerto op. 75 di von Weber, Concerto K 191 di Mozart, Duetto concertino di R. Strauss, Sinfonia concertante K 297b di Mozart, Concerti “La Notte” e in mi minore di Vivaldi). Dal 2004 al 2010 ricopre il ruolo di primo fagotto solista presso l’Orchestra “La Chambre Philharmonique” di E. Krivine con sede a Parigi. Con questa compagine, formata da musicisti provenienti da tutto il mondo e specializzata nel repertorio romantico, svolge una significativa attività discografica per la casa discografica Naïve (fra tutte l’integrale delle sinfonie di Beethoven). Specializzato nel repertorio Barocco e nell’esecuzione con strumenti storici, dal 1995 al 2000 è il primo fagotto dell’Orchestra “La Grande Ecurie et la Chambre du Roy” di J.C. Malgoire e dellìOrchestra “Les Talens Lyriques” di C. Rousset, entrambe con sede a Parigi, e con le quali si esibisce nei più importanti Teatri di Francia e nei principali Festival barocchi d’Europa, Stati Uniti e Australia. In Italia ha collaborato in qualità di primo fagotto con orchestre quali l’Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia, dell’Arena di Verona, del Teatro Regio di Parma, Haydn di Trento e Bolzano, I Pomeriggi musicali di Milano, I Solisti Veneti, Teatro Comunale di Treviso. Ha registrato per la casa discografica Velut Luna il Concerto K 191 per fagotto e orchestra di Mozart e per Harmonia Mundi un DVD della Sinfonia Concertante K 297b sempre di Mozart. È stato il fagottista dell’Ensemble Astrèe di Torino, con il quale ha terminato un imponente progetto discografico incidendo per Naïve-Opus111 l’integrale dei Concerti da Camera, Sonate e Cantate di Vivaldi conservati alla Biblioteca Nazionale di Torino, registrazioni per le quali ha ricevuto elogi dai critici delle più importanti riviste specializzate.
Christine Hoock, contrabbasso
“Ognuno decide istintivamente lo strumento il cui tono e timbro fanno vibrare la propria corda più profonda”
Christine Hoock, esibendosi come contrabbassista solista e musicista da camera, affascina gli spettatori sia nella propria terra che all’estero. Nata a Mainz, ha fondato il Frankfurt Double Bass Quartet durante gli studi a Francoforte e Ginevra con Günter Klaus e Franco Petracchi e ha ricevuto apprezzamenti a livello internazionale. Christine Hoock è una musicista virtuosa e versatile, capace di spaziare dalla musica classica e del mondo alle composizioni jazz ed elettroniche. Questa sua peculiarità si riflette anche nelle discografie estremamente varie. Nella sua carriera ha collaborato con Benjamin Schmid, Maxim Rysanov, Alessandro Taverna, Quadro Nuevo e John Goldsby. Christine gira il mondo per tenere concerti e masterclass e partecipa regolarmente al Schleswig-Holstein Musikfestival, all’Aurora Chamber Music Festival, al Lucerne Festival, al San Sebastián Festival, al Musik Triennale Köln, all’Oficina de Música de Curitiba, al Berlin Festival e al Salzburg Festival. Per molti anni è stata contrabbassista solista alla WDR Symphony Orchestra Cologne e ha suonato con altre rilevanti Orchestre tedesche insieme a direttori come Semyon Bychkov, Gary Bertini, Pinchas Zukerman, André Previn, Rudolf Barschai e altri. Attualmente Christine Hoock è professoressa di contrabbasso alla Mozarteum University di Salisburgo. Nel 2014 le è stata conferita la cattedra onoraria presso il China Conservatory di Pechino. È a capo della International Johann Matthias Sperger Society di contrabbasso ed è direttore artistico dell’International Rhodius Academy a Schloss Namedy. Christine suona un contrabbasso inglese del 1848 realizzato da William Tarr.
Alessandro Taverna, pianoforte
Nato nel 1983, Alessandro Taverna si esibisce nelle principali istituzioni musicali internazionali, tra cui Teatro alla Scala di Milano, Musikverein di Vienna, Gasteig di Monaco, Lincoln Center di New York, Meyerson Symphony Center di Dallas, Tokyo Metropolitan Theatre, Teatro San Carlo di Napoli, Royal Festival Hall e Wigmore Hall di Londra, Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro del Maggio di Firenze, Teatro Comunale di Bologna, Sala Verdi di Milano, Auditorium Toscanini di Torino, Auditorio della Radiotelevisione Svizzera di Lugano, Philharmonic Hall di Liverpool, Bridgewater Hall di Manchester, Konzerthaus di Berlino, DR Koncerthuset di Copenaghen. Diretto da Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Fabio Luisi, Myung-Whun Chung, Daniel Harding, Michele Mariotti, Daniele Rustioni, Robert Trevino, Thierry Fischer, Alpesh Chauhan, Michele Gamba, Carlo Boccadoro, Hartmut Haenchen, Asher Fisch, Yutaka Sado, ha suonato con prestigiose orchestre come l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, i Munchner Philharmoniker, la Dallas Symphony Orchestra, l’NHK Symphony Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra, la Minnesota Orchestra, la Kremerata Baltica, la Danish National Symphony Orchestra, la Royal Liverpool Philharmonic, la Bucharest Philharmonic, l’RTE’ National Symphony Orchestra of Ireland, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Filarmonica Slovena. Molto attivo nella musica da camera, collabora con artisti quali Francesca Dego, Martin Owen, Mariangela Vacatello, Enrico Bronzi, Edgar Moreau, Alena Baeva, Maxim Rysanov, Fumiaki Miura, Clara-Jumi Kang. Si è affermato in prestigiose competizioni pianistiche internazionali come il Piano-e-Competition negli Stati Uniti, i concorsi pianistici di Leeds, Londra, Hamamatsu, Busoni di Bolzano, il Premio Venezia, il Premio Arturo Benedetti Michelangeli. Nel 2012 ha ricevuto al Quirinale da Giorgio Napolitano il “Premio Presidente della Repubblica”, per meriti artistici e per la sua carriera internazionale. Si è formato con Laura Candiago Ferrari presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro e diplomato con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore al Conservatorio Cesare Pollini di Padova. Dopo essersi perfezionato con Piero Rattalino alla Scuola di Perfezionamento di Portogruaro, ha completato la sua formazione artistica all’Accademia Pianistica di Imola con Franco Scala, Leonid Margarius, Boris Petrushansky e Louis Lortie. Ha conseguito il diploma cum laude all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con Sergio Perticaroli e ha completato gli studi alla Lake Como Piano Academy con William Naboré, Fou Ts’ong, Dmitri Bashkirov, Malcolm Bilson e Stanislav Ioudenitch e alla Hochschule fur Musik, Theater und Medien di Hannover con Arie Vardi. Viene spesso chiamato a tenere masterclass per istituzioni italiane ed estere e invitato a far parte di giurie di concorsi pianistici internazionali. Collabora come divulgatore per Rai Radio 1 FVG in trasmissioni di carattere musicale. Ha inciso album per le etichette Sony Classical, Somm, Musicom, RaiTrade, Tzadik. Nel 2023 insieme a Francesca Dego e a Martin Owen ha realizzato per l’etichetta Chandos Records un album con i trii per violino, corno e pianoforte di Brahms/Ligeti/Mozart. È titolare di cattedra presso il Conservatorio Pollini di Padova. È inoltre docente all’Accademia Pianistica di Imola “Incontri con il Maestro” e alla Scuola di Perfezionamento della Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro. È direttore artistico del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro e consulente artistico per la musica e la danza del Teatro Verdi di Pordenone.